Patologie trattabili con la Cannabis

Cannabis Terapeutica (a base di CBD) e Cannabis Medica, (a base, sia di CBD che di THC), esibiscono moltissime indicazioni cliniche, quali dolore cronico, anche  associato a sclerosi multipla e a lesioni del midollo spinale; nella nausea e vomito causati da chemioterapia, radioterapia, terapie per HIV; come stimolante dell’appetito nella cachessia, anoressia, perdita dell’appetito in pazienti oncologici o affetti da AIDS e nell’anoressia nervosa; Il THC esibisce un effetto ipotensivo nel glaucoma, induce la riduzione dei movimenti involontari del corpo e facciali nella sindrome di Gilles de la Tourette.

Molto più numerose sono invece le indicazioni del cannabidiolo (CBD) come segue:

Come ansiolitico e neurolettico (Khan, Naveed, Mian, Raafey, Aedma, 2020).
- Disturbi del sonno
- Agorafobia
- Disturbi da attacchi di panico
- Disturbo Ossessivo-Compulsivo
- Disturbi da Stress Post-traumatico
- Disturbi della Alimentazione
- Dipendenza da Sostanze e da Comportamenti (Ludopatia, soprattutto)
- Disturbo Borderline di Personalità
- Schizofrenia e Psicosi Bipolari

Come antiaging (Wedman-St Louis (Ed.), (2018).
Nel trattamento preventivo del fisiologico declino cognitivo, dovuto al processo di senescenza.

Come attivatore dei processi metabolici cerebrali e come sostanza in grado di ridurre i processi neuro-infiammatori e neuro-degenerativi (Booz, 2011)
- Disturbi neurocognitivi (demenze
- Disturbi del neurosviluppo (tra essi Disturbi dello Spettro Autistico)
- Morbo di Parkinson e Parkinsonismi
- Sclerosi multipla

Come anti-infiammatorio, antidolorifico e antispastico (Nagarkatti, Pandey, Rieder, Hegde, Nagarkatti, 2010).
- Colon irritabil
- Rettocolite ulcerosa e morbo di Chro
- Malattie infiammatorie e degenerative del sistema osteo-articolare quali artriti ed artrosi
- Fibromialgia
- Sindrome pre-mestruale
- Trattamento del dolore cronico

Come antivirale, con particolare riferimento alla Severe Acute Respiratory Syndrome Coronavirus 2 (SARS-CoV-2).

Nella pratica sportiva (Saugy, Avois, Saudan, Robinson, Giroud, C., Mangin, Dvorak, 2006)

L’effetto anti-infiammatorio e antiossidante del cannabidiolo si rivela prezioso nella pratica di attività sportive, nel corso delle quali si possono produrre microtraumi, articolari e muscolari, nonché attivarsi la produzione di radicali liberi ed acido lattico, con negative conseguenze metaboliche.